Per l’anno 2011 si conferma il successo del settore del lusso Made in Italy, soprattutto per il comparto della moda i cui marchi più noti attraggono sempre più investitori cinesi.
Il lusso italiano ha risentito parzialmente della crisi negli ultimi due anni e, anzi, sembra prevedere un 2011 molto positivo. La conferma, già avuta con l’elevato afflusso al padiglione italiano presso l’Expo di Shanghai, viene anche da una serie di incontri che si sono tenuti nell’ultimo mese in Cina a cui hanno partecipato importanti attori del settore e che preannunciano un’intensa programmazione nel prossimo anno.
Uno dei convegni più interessanti è stato il workshop, tenutosi a Shanghai all’inizio di novembre, dal titolo “Acquisizione di brand del lusso italiani da parte di investitori cinesi”, incontro che ha sottolineato la crescente tendenza da parte delle imprese cinesi di voler acquisire in licenza o tramite partecipazione societaria i marchi italiani del lusso per commercializzarli nella Repubblica Popolare. Ciò, peraltro, non nocerebbe alla qualità del Made in Italy, in quanto la produzione dei beni a maggior valore aggiunto rimarrebbe in Italia e l’ingresso sul mercato degli stessi verrebbe garantito dai partner locali e dalle reti distributive.
A beneficiare maggiormente dell’interesse cinese sarebbe il comparto della moda italiano, già consolidato nel Paese asiatico e che qualche settimana fa è stato protagonista del Fashion Summit di Shanghai a cui hanno partecipato noti stilisti italiani.
Tuttavia, le previsioni positive non si limitano alla moda, ma includono anche, sempre per gli imprenditori italiani, il settore del retail, del food e dello sport, per cui la Cina rappresenta una grande mercato di destinazione.
Il lusso italiano ha risentito parzialmente della crisi negli ultimi due anni e, anzi, sembra prevedere un 2011 molto positivo. La conferma, già avuta con l’elevato afflusso al padiglione italiano presso l’Expo di Shanghai, viene anche da una serie di incontri che si sono tenuti nell’ultimo mese in Cina a cui hanno partecipato importanti attori del settore e che preannunciano un’intensa programmazione nel prossimo anno.
Uno dei convegni più interessanti è stato il workshop, tenutosi a Shanghai all’inizio di novembre, dal titolo “Acquisizione di brand del lusso italiani da parte di investitori cinesi”, incontro che ha sottolineato la crescente tendenza da parte delle imprese cinesi di voler acquisire in licenza o tramite partecipazione societaria i marchi italiani del lusso per commercializzarli nella Repubblica Popolare. Ciò, peraltro, non nocerebbe alla qualità del Made in Italy, in quanto la produzione dei beni a maggior valore aggiunto rimarrebbe in Italia e l’ingresso sul mercato degli stessi verrebbe garantito dai partner locali e dalle reti distributive.
A beneficiare maggiormente dell’interesse cinese sarebbe il comparto della moda italiano, già consolidato nel Paese asiatico e che qualche settimana fa è stato protagonista del Fashion Summit di Shanghai a cui hanno partecipato noti stilisti italiani.
Tuttavia, le previsioni positive non si limitano alla moda, ma includono anche, sempre per gli imprenditori italiani, il settore del retail, del food e dello sport, per cui la Cina rappresenta una grande mercato di destinazione.
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