Più passa il tempo, più mi accorgo che per quanto possa cercare di integrarmi e comprendere questo Paese ne sarò sempre “fuori”, fuori da un mondo che si nasconde dietro a un’infinita letteratura occidentale che, presuntuosa, si vanta di rivelare finalmente la “vera Cina”.
La mia amica May si sposerà in Primavera; la accompagno a fare spese e cogliamo l’occasione per visitare una decina di agenzie matrimoniali tra le migliaia che lo rendono uno dei business più consolidati e fruttuosi in Cina. Davanti a una vetrina mi permetto di suggerirle un bell’abito bianco, meno appariscente e più garbato in mezzo a un incubo di colori, fiori e merletti. Stupita lei mi guarda ed esclama : “Scherzi? Non posso sembrare un fantasma”. Sì perché qui bianco è morte, l’avevo dimenticato. Dopo il primo attimo di scoramento ripiego su un voluminoso modello rosso sgargiante che scatena l’entusiasmo della mia amica: vita e gioia, ora ci siamo.
Scagliato il sasso, tuttavia, ne approfitto per sondare le mie competenze in fatto di colori e cerco di ricordare la teoria dei cinque elementi e qualche lettura sul Feng Shui. Ricevo conferme: Verde e Blu sono vita e primavera; Nero l’inverno, ma anche un colore per giovani prestanti e vigorosi; Rosa l’amore; Viola il potere. Arrivo al Giallo pronta a parlare di nobiltà e delle antiche dinastie Tang e Song, conosco persino la leggenda del dragone giallo…”vero, sì, tutto vero, ma non per libri, cataloghi e film. Giallo è anche simbolo di qualcosa di proibito, quindi associato con la pornografia”. Non l’avevo mai sentito. Smetto di parlare e ancora una volta ascolto: gli studi hanno un’utilità limitata, prima di prendere ogni decisione in fatto di marketing in Cina, mai scordarsi il “check coi cinesi”.
La mia amica May si sposerà in Primavera; la accompagno a fare spese e cogliamo l’occasione per visitare una decina di agenzie matrimoniali tra le migliaia che lo rendono uno dei business più consolidati e fruttuosi in Cina. Davanti a una vetrina mi permetto di suggerirle un bell’abito bianco, meno appariscente e più garbato in mezzo a un incubo di colori, fiori e merletti. Stupita lei mi guarda ed esclama : “Scherzi? Non posso sembrare un fantasma”. Sì perché qui bianco è morte, l’avevo dimenticato. Dopo il primo attimo di scoramento ripiego su un voluminoso modello rosso sgargiante che scatena l’entusiasmo della mia amica: vita e gioia, ora ci siamo.
Scagliato il sasso, tuttavia, ne approfitto per sondare le mie competenze in fatto di colori e cerco di ricordare la teoria dei cinque elementi e qualche lettura sul Feng Shui. Ricevo conferme: Verde e Blu sono vita e primavera; Nero l’inverno, ma anche un colore per giovani prestanti e vigorosi; Rosa l’amore; Viola il potere. Arrivo al Giallo pronta a parlare di nobiltà e delle antiche dinastie Tang e Song, conosco persino la leggenda del dragone giallo…”vero, sì, tutto vero, ma non per libri, cataloghi e film. Giallo è anche simbolo di qualcosa di proibito, quindi associato con la pornografia”. Non l’avevo mai sentito. Smetto di parlare e ancora una volta ascolto: gli studi hanno un’utilità limitata, prima di prendere ogni decisione in fatto di marketing in Cina, mai scordarsi il “check coi cinesi”.
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