Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Cina

venerdì 11 febbraio 2011

La ricerca e sviluppo della Cina verso energia e chimica

La Repubblica Popolare Cinese non frena il proprio attivismo nei settori che a livello globale mostrano maggiori potenzialità: energia e produzione chimica, in forte crescita in tutto il mondo, vedono, infatti, affermare la leadership cinese.

Nonostante la difficile situazione economica legata all’inflazione, la Cina dichiara che proseguirà con una serie di investimenti destinati a renderla leader nei settori più attuali della scienza, tecnologia e industria.
Secondo un recente documento del Ministero per la Scienza e la Tecnologia, infatti, il settore energetico sarà il campo in cui verranno concentrate le maggiori risorse nei prossimi cinque anni: nel piano quinquennale 2011-2015 sono già previsti dieci accordi energetici con gli Stati Uniti per un valore di 10 miliardi di dollari. L’obiettivo del Dragone è quello di sostituire l’energia del carbone con le fonti energetiche pulite, ivi per cui, nucleare, eolico e solare saranno gli ambiti che vedranno un certo sviluppo. Tuttavia, anche la ricerca di combustibili fossili tramite lo sfruttamento di nuovi giacimenti sarà tra le priorità della Cina: il Paese si sta già attivando nell’esplorazione marina intensiva per trovare petrolio, gas, metano e minerali nei fondali.
La direzione intrapresa dalla Repubblica Popolare non solo rappresenta una risposta alle nuove necessità globali, ma è una mossa indispensabile alla luce dell’enorme fabbisogno e consumo energetico del Paese, direttamente proporzionale alla crescita economica.
Oltre all’energia, comunque, la Cina si afferma anche nella produzione chimica, la cui quota è cresciuta notevolmente negli ultimi dieci anni, passando dal 5,8% al 22,2% attuale. L’industria chimica globale ha avuto uno sviluppo del 60% dal 1999 al 2009, dove, però, i Paesi occidentali hanno visto ridurre il proprio peso a fronte dell’aumento di quello di nazioni come Cina e India. In questo campo, per l’Europa, una delle soluzioni per risollevare il settore potrebbe essere l’apertura ad investimenti provenienti dalle economie emergenti, dato il loro dinamismo e potenzialità.

Nessun commento:

Posta un commento