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mercoledì 27 ottobre 2010

Il Made in Italy che trionfa in Cina

I settori tipici del Made in Italy trionfano nel Paese asiatico, soprattutto per ciò che riguarda abbigliamento e alimentari.

Moda e cibo italiani crescono rapidamente nel mercato cinese, dove trovano un terreno molto fertile. Nel primo caso, i prodotti più gettonati sono scarpe, cappotti di pelle e borse. Le aziende del comparto sono localizzate principalmente nelle province di Zhejiang, Guangdong, Fujian, Hebei, Henan e Sichuan. Ma non è solo la pelletteria a dominare: anche il casualwear è particolarmente richiesto nella Repubblica Popolare Cinese. Un esempio illustre è quello della Paul&Shark, marchio di abbigliamento casual della provincia di Varese. Per l'impresa, infatti, la Cina è il primo mercato e vi è presente con 65 negozi, destinati ad aumentare nel prosimo futuro. Il Paese è infatti attraente per la grande dimensione e l'età media della popolazione, molto giovane rispetto ai mercati occidentali; inoltre, il marchio veste la classe dirigente della nazione, anch'essa in forte crescita.
Il progressivo cambiamento delle abitudini locali sta portando ad un mutamento anche del settore alimentare, che per ciò che riguarda la produzione e le importazioni si sta gradualmente globalizzando. Nonostante le numerose limitazioni all'import, i prodotti del Made in Italy sono in forte crescita nel Paese asiatico. Lo dimostra l'ultima analisi della Coldiretti, nella quale si riporta un dato estremamente positivo: dal 2000 al 2009 le esportazioni di pasta in Cina sono aumentate del 339%, superando i 3 milioni di chili all'anno. Rimangono, tuttavia, margini di crescita molto alti, in quanto la pasta, così come altri prodotti alimentari, è ancora molto presente soprattutto nei Paesi europei e negli Stati Uniti.

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