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lunedì 13 giugno 2011

Un pezzo d’Italia a Suzhou

Per le aziende manifatturiere italiane, Suzhou rappresenta un’area industriale d’eccellenza, dove produrre a costi ridotti e usufruire di una serie di servizi efficienti.

Suzhou è una città cinese della Provincia del Jiangsu, molto conosciuta per i suoi giardini, la cui bellezza attira milioni di turisti ogni anno e le ha permesso di diventare Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 1997.
Da sette anni a questa parte, però, Suzhou è anche uno dei principali poli industriali del settore manifatturiero italiano, dove si producono beni di alta qualità, ma a prezzi molto bassi. Sono oltre 70, ormai, le aziende italiane presenti nell’area, installate nei due parchi industriali della città: Suzhou Industrial Park e Suzhou New District. L’avventura tricolore è cominciata nel 2005, grazie all’esenzione fiscale promossa dal governo locale per attirare investimenti stranieri sul territorio. Ora il business italiano conta un miliardo di euro di giro d’affari, 670 milioni di investimenti, 11.000 dipendenti e 600.000 mq di stabilimenti. A Suzhou, infatti, si registra la maggior concentrazione di imprese italiane di tutto l’Estremo Oriente, tanto che la comunità tricolore presente ha costituito un gruppo di lavoro presso la Camera di Commercio italiana in Cina, il Suzhou Working Group (SWG), la cui attività consiste nel rafforzare i rapporti con la Municipalità di Suzhou e fornire assistenza diretta al business italiano nell`area.
Oltre al supporto della CCIAA, Suzhou garantisce alle aziende italiane diversi strumenti che la rendono attraente: costi di produzione competitivi; infrastrutture, trasporti, sistema logistico e servizi doganali efficienti; la presenza di uffici per gli adempimenti burocratici e amministrativi direttamente in loco e gratuiti. Inoltre, a Suzhou si registra un’ottima rete di fornitori per le aziende meccaniche, di cui molti italiani. Infine, da non sottovalutare la vicinanza della città con Shanghai, cuore economico della Cina moderna.

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