Inaugurata un anno prima del previsto la linea ferroviaria ad alta velocità tra Shanghai e Pechino: il collegamento rappresenterà una migliore alternativa all’aereo e servirà a incrementare il business di molti altri settori.
Nonostante i vari scandali che ne hanno accompagnato la realizzazione, la linea ferroviaria ad alta velocità che collega Pechino e Shanghai entrerà in funzione il prossimo primo luglio, un anno prima del previsto. Il tragitto sarà percorso da due treni diversi: uno a 300 km/h, che lo coprirà in cinque ore, e l’altro a 250 km/h, che ne impiegherà otto. Il traffico stimato è di circa 80 milioni di passeggeri l’anno e il costo del biglietto sarà molto competitivo. Infatti, tra gli obiettivi del nuovo treno c’è anche quello di offrire una valida alternativa al trasporto aereo, che non riesce a garantire un servizio efficiente per la tratta Pechino-Shanghai.
Con questa nuova linea, la Cina oggi detiene la Tav più luna al mondo, con i suoi 8.400 km di binari; grazie ai numerosi investimenti nel settore, nel 2012 i chilometri potrebbero diventare 13.000 e nel 2020 addirittura 30.000. Molti saranno gli ulteriori vantaggi di cui la Cina beneficerà con l’alta velocità, in primis la creazione di un collegamento tra zona costiera e zone interne più povere. Inoltre, la facilità e la velocità di trasporto all’interno del Paese contribuirà a espandere l’urbanizzazione: sono già in progetto, infatti, quattro nuove città e l’espansione di due metropoli. Infine, secondo uno studio di Morgan Stanley, ne risentiranno positivamente anche molti altri settori economici del Dragone, come il comparto alberghiero, la ristorazione, il turismo, l’automotive, i beni di consumo, la grande distribuzione e l’immobiliare. Proprio quest’ultimo potrebbe, così, risollevarsi dalla dura crisi che l’ha colpito nell’ultimo anno, a causa della bolla speculativa. In questi giorni, il real estate è stato ulteriromente penalizzato dalla diminuzione dell’Outlook da parte dell’agenzia di rating internazionale Standard & Poor, che l’ha portato da “stabile” a “negativo”. Le motivazioni di questa decisione sono da ricercare nell’incremento dei rischi del settore e nel forte indebitamento die costruttori.
L’alta velocità, comunque, cambierà anche gli assetti geopolitici e i collegamenti internazionali: i progetti della Repubblica Popolare comprendono anche linee di lunga percorrenza che andranno dalla Cina verso tre direzioni principali: il Sudest Asiatico, l’Asia Centrale e la Russia europea, toccando una ventina di Paesi stranieri.
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