Il mercato cinese del caffè si sta sviluppando molto velocemente in questi anni, aprendo opportunità per gli operatori stranieri del settore. Sebbene la bevanda non sia ancora particolarmente consumata nel Dragone, dove si preferisce il tè e il caffè viene consumato occasionalmente fuori casa, le abitudini in merito si stanno occidentalizzando. Secondo Euromonitor International le vendite di caffè in Cina hanno raggiunto il valore di mezzo miliardo di euro. Starbucks, ad esempio, ha già 400 coffee-shop distribuiti nel Paese e ora anche Illy caffè vuole potenziare la propria presenza in loco.
Illy Caffè è presente nella Repubblica Popolare da dieci anni ormai tramite il canale wholesale, ovvero nei bar, alberghi, supermercati e uffici, e ha una rete che arriva in circa 12 città dove vende 110 tonnellate di caffè a un migliaio di clienti. Il 2010 è stato un anno d’oro per l’azienda italiana, che ha visto crescere i ricavi dell’8%, per un valore di 305 milioni di euro, e il margine operativo lordo dell’11%, per un valore di 44 milioni, mentre l’utile è raddoppiato a 11 milioni. Per quest’anno si prevede un andamento ancora più positivo, grazie anche al boom del prezzo del caffè. Illy ha deciso comunque di puntare sulla Cina e ha appena acquisito il distributore locale Dachan Espressamente che prenderà il nome di Illycaffè China, con il quale l’azienda punta a quadruplicare gli affari nel giro di cinque anni. La strategia prevede lo sviluppo di una rete di punti di vendita al dettaglio e di attività commerciali di alto livello.
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