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venerdì 29 luglio 2011

Il vino italiano prova la strada verso la Cina

Negli ultimi anni il mercato cinese si sta aprendo anche al settore vitivinicolo, con interessanti opportunità di investimento per il Made in Italy. Quest’anno Enoteca Italiana ha, quindi, avviato un progetto pilota per diffondere le migliori etichette italiane nei ristoranti cinesi.

Il settore vitivinicolo, dopo un periodo di crisi, ha iniziato a registrare una buona ripresa dall’inizio di quest’anno, soprattutto nei nuovi mercati; in termini di valore, infatti, Cina e Russia hanno dimostrato di apprezzare maggiormente il vino, con una percentuale di crescita rispettivamente del 145% e del 69%. Anche per volume di vendita la Cina si colloca al primo posto (+218%), seguita da Russia (+123%), Canada (+50%) e Corea del Sud (+34%). Secondo le statistiche ufficiali, la Repubblica Popolare diventerà il sesto mercato al mondo per consumo di vino entro il 2014, con un aumento annuo del 19,6% nel giro di quattro anni.
I potenziali consumatori cinesi sono milioni, motivo per cui Enoteca Italiana, l’ente nazionale dei vini, ha appena avviato un progetto pilota che si svilupperà da luglio a dicembre di quest’anno a Shanghai. Si tratta di un programma di formazione e promozione delle migliori etichette italiane rivolto al mondo della ristorazione cinese. Inizialmente si partirà con i vini toscani, grazie al supporto della sede cinese di Enoteca italiana a Shanghai, Yishang, e di Toscana Promozione; si organizzeranno una serie di corsi di formazione rivolti a direttori, sommelier e chef dei migliori ristoranti di Shanghai per imparare ad abbinare il vino toscano alla cucina locale. In seguito, i ristoranti che aderiscono al progetto avranno a disposizione una lista dei vini per i clienti con le etichette toscane.
Se il programma di Enoteca Italiana avrà il successo sperato, si potrà poi estendere alle denominazioni di altre regioni italiane e si allargherà anche ad altre metropoli di seconda e terza fascia con un interessante sviluppo economico e tecnologico, quali: Chengdu, Dalian, Nanjing, Qingdao, Shenzhen, Suzhou, Tianjin.

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