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lunedì 18 luglio 2011

Missione strategica italiana in Cina

Il Ministro degli Esteri Franco Frattini sarà in Cina dal 18 al 21 luglio per rafforzare i rapporti economici, politici e strategici tra Italia e Dragone.

Il Ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, si trova in Cina per un missione economico-politica che si svolgerà dal 18 al 21 luglio. La visita ufficiale punta al potenziamento delle relazione sino-italiane, non solo nel campo economico, in cui già si sono avviate importanti collaborazioni in diversi settori, ma anche in ambito politico e strategico. L’Italia ritiene che il partenariato con il Dragone sia di importanza fondamentale, dato che dal punto di vista commerciale il nostro Paese è il quindicesimo partner della Repubblica Popolare e in Europa è il quarto, dopo Germania, Gran Bretagna e Olanda. I due Paesi, inoltre, hanno avviato un piano triennale per raddoppiare l’interscambio che nel 2011 è di 45 miliardi di dollari.
La missione attuale è volta a sviluppare alcune tematiche di grande interesse, tra cui i timori legati al debito sovrano; in questo caso l’Italia punta a rafforzare la cooperazione con l’Unione Europea per arginare la crisi, in quanto la Banca Centrale cinese detiene circa il 13% del debito pubblico italiano, oltre al fatto che il 70% delle riserve valutarie cinesi sono estere e ¼ i queste sono in euro. La Cina è molto interessata all’euro per la diversificazione del proprio portafoglio e, di conseguenza, auspica la stabilità della moneta europea.
Altro punto su cui verterà la visita di Frattini riguarderà le questioni internazionali del momento, quali la crisi libica, il G20, il cambiamento climatico e il consiglio di sicurezza. Si discuterà, inoltre, della qualifica della Cina come economia di mercato, riconoscimento che dovrebbe scattare nel 2016 ma che Pechino vorrebbe anticipare, e la fine dell’embargo sulle armi. Appuntamenti fondamentali della missione saranno l’incontro tra Frattini e il vicepremier Li Keqiang, che dal 2013 potrebbe essere il nuovo premier cinese, l’intervento del ministro italiano alla scuola centrale di partito e l’incontro con Gao Xiqing, vicepresidente del fondo sovrano cinese, China Investment Cooperation.
Non mancheranno temi legati ai diritti umani, anche se inquadrati in un’ottica più amplia che non analizzerà singoli casi ma dovrebbe servire ad avvicinare le due culture.
Intanto, questa mattina sono già state firmate due intese con il capo della segreteria tecnica del ministro Sacconi, Lorenzo Malagola, in occasione della riunione del comitato intergovernativo Italia-Cina, istituito nel 2004. Gli accordi riguardano il sistema di welfare: la salute e la sicurezza sul lavoro, la protezione sociale e previdenziale, la riqualificazione professionale e della riabilitazione, la regolamentazione delle migrazioni per lavoro, la tutela dei disabili, degli anziani e dei non autosufficienti.

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