Nestlé vuole aprirsi la strada verso il mercato cinese ed ha avviato negoziati per l’acquisto della quota maggioritaria di Hsu fu Chi, azienda dolciaria locale.
Nestlé, azienda leader mondiale nel settore dell’agroalimentare, ha avviato una fase di espansione in Cina, Paese che negli ultimi anni ha visto aumentare la domanda di prodotti dolciari. La conquista del mercato cinese è iniziata con l’avvio dei negoziati per l’acquisizione del 60% della compagnia cinese Hsu Fu Chi, una delle maggiori aziende locali del comparto, fondata nel 1992 a Dongguan, nel Guangdong, e oggi quotata sulla piazza di Singapore. Per l’acquisto della quota maggioritaria, il colosso svizzero comprerà il 16,48% delle azioni dalla compagnia cinese ed il restante 43,52% dagli azionisti di Baring Private Equity e Arisaig, per un’offerta totale pari a 1,2 miliardi di euro, ovvero 4,35 dollari di Singapore ad azione.
La Hsu fu Chi manterrebbe comunque il 40% restante e il fondatore taiwanese Hsu Chen rimarrebbe nel consiglio di amministrazione della joint-venture. Infatti, l’azienda svizzera vuole sfruttare la popolarità del brand cinese nel Dragone ed espandersi attraverso la catena di distribuzione della stessa. Inoltre, Nestlé assicura che non porterebbe alcun tipo di cambiamento interno, ma anzi, secondo l’accordo, aggiungerà quattro nuove fabbriche e creerà16.000 nuovi posti di lavoro.
L’obiettivo dell’azienda svizzera è quello di ampliare il proprio portafoglio di brand sia locali che internazionali.
Tuttavia, l’accordo non è ancora definitivo e serviranno ancora dai tre ai cinque mesi per avere la conferma. Servono, infatti, l’approvazione del Ministero del Commercio cinese e quello della Corte delle isole Cayman, oltre che degli azionisti di Hsu Fu Chi. Non sussistono in realtà grandi difficoltà, in quanto il mercato di riferimento è un mercato di nicchia e la compagnia coinvolta è taiwanese.
Se andrà a buon fine, l’avventura di Nestlé potrebbe essere di ispirazione anche a marchi italiani del settore che vogliano espandersi nei mercati emergenti come quello cinese.
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