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martedì 15 marzo 2011

L’ANP si conclude con nuove misure per il real estate e per il sistema pensionistico

Si è conclusa l’Assemblea Nazionale del Popolo in Cina: tra gli argomenti trattati, la diminuzione del divario tra ricchi e poveri, da risolvere agendo sull’edilizia e le pensioni.

Il 14 marzo scorso si è conclusa a Pechino la sessione invernale dell’Assemblea Nazionale del Popolo, in cui si è discusso il Dodicesimo Piano Quinquennale della Cina. Se da un lato, si sono messi al centro l’importanza di proseguire con una crescita economica equilibrata attraverso un nuovo modello di sviluppo, che sarò più incentrato sul consumo interno, e investimenti in nuovi settori strategici (come il rinnovabile), dall’altro, si sono affrontate anche le diverse problematiche del Paese. Inflazione, speculazione nel real estate, riforma finanziaria, corruzione e occupazione sono le questioni più delicate al momento per il Dragone.
In particolare, la diminuzione del divario tra ricchi e poveri è stato uno dei temi più discussi nel dibattito politico dell’ANP; per ovviare a questo fenomeno sociale si sono presentati due programmi: uno nel settore immobiliare e l’altro nel sistema pensionistico. Il real estate sta vivendo un periodo particolarmente difficile in Cina, a causa dell’aumento dei prezzi e del rischio di una bolla speculativa. In occasione dell’incontro a Pechino, il viceministro per lo Sviluppo Rurale e Urbano Qi Ji ha annunciato un programma di investimenti per il 2011 pari a 1.300 yuan per progetti di edilizia popolare, 500 dei quali stanziati da governo e amministrazioni locali e i rimanenti da investitori privati. Ciò rappresenta l’ennesima misura da parte delle autorità per mitigare il problema dell’’innalzamento indiscriminato dei prezzi delle case.
Analogamente, il viceministro per le Risorse Umane e la Sicurezza Sociale Hu Xiaoyi ha esposto il time planning del programma di welfare rurale approvato nel 2009: se ora il sistema pensionistico copre il 24% de contadini, nel 2011 dovrà arrivare al 40% ed entro il 2015 ad una copertura totale delle contee del Paese. Il vero problema in questo caso è l’inevitabile invecchiamento della popolazione; attualmente il 12,8% dei cinesi ha più di 60 anni, ma il numero è destinato a crescere con il conseguente aumento del valore delle pensioni.
Il documento finale dell’Assemblea del Popolo, comunque, verrà pubblicato tra circa due settimane e solo allora si potrà effettivamente sapere quali saranno le linee guida della Repubblica Popolare per i prossimi anni.

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