La casa automobilistica italiana pianifica un massiccia presenza sul mercato asiatico, Cina in particolare, dove lancia quest’anno il modello da strada “Diavel”.
Dopo aver conquistato il Giappone due anni fa, ora Ducati ha deciso di espandere la propria presenza in tutta l’area del Far East presentando in Asia la nuova moto da strada “Diavel”, un modello adatto al mercato asiatico per le sue caratteristiche di innovazione, sportività, potenza e facilità di guida.
E’ nella regione dell’Asia-Pacifico, infatti, che il mercato delle due ruote sembra presentare ottime opportunità di sviluppo per il futuro non troppo lontano: in questa area del mondo la moto è uno dei mezzi più utilizzati e l’aumento del reddito permette di puntare su un target in continua espansione; giovani tra i 35 e i 40 anni con alta capacità di spesa, appunto, sono i primi clienti delle case motociclistiche occidentali.
Ducati nel 2010 ha venduto in Asia 1.100 moto e nel 2011 prevede di raddoppiare le vendite. Inoltre, a novembre la casa motociclistica inaugurerà un nuovo stabilimento produttivo in Tailandia che entro il 2015 rifornirà i negozi di Cina e India, con gran risparmio di dazi, che oggi impongono un costo finale del prodotto abbastanza elevato e quindi accessibile a pochi (la Diavel in Cina costa 32 mila euro). La Cina, in particolare, è il Paese su cui il Gruppo punta maggiormente: quest’anno aprirà nel Dragone 3 nuovi punti vendita che si aggiungeranno a quelli già esistenti a Pechino e a Shanghai. La Repubblica Popolare, nonostante qualche problematica legata alle normative sulla circolazione che nelle grandi città prevedono forti limitazioni, può contare su un bacino di 18 milioni di motociclisti, destinati ad aumentare esponenzialmente. Proprio per questo Ducati ha già scelto Shanghai come centro coordinativo delle proprie attività.
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