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venerdì 28 ottobre 2011

Commitment tra Italia e Cina nella moda

Le camere di commercio della moda italiana e cinese rinnovano lo storico impegno di alleanza siglato lo scorso marzo.

La camera italiana della moda e la China Fashion Association hanno rinnovato, in occasione del Sino-Italian fashion forum di Pechino conclusosi ieri, una collaborazione strategica. L’alleanza prevede la realizzazione dei punti chiave individuati nel protocollo firmato tra i due Paesi lo scorso marzo e che vedrà compiere il primo passo nel marzo 2012. In primavera, infatti, le aziende italiane del settore parteciperanno alla fiera dii Pechino “Chic 2012” e verrà inoltre realizzata una sfilata di moda di marchi prêt-à-porter italiano.
L’accordo, in sostanza, permette la collaborazione tra due Paesi molto attivi nel settore del fashion: da un lato, l’Italia con la sua importante tradizione tessile e l’alta qualità e dall’altro, la Cina con la forte produzione. Per le imprese ci sarà il supporto del Ministero del Commercio con l’estero e della Camera che mette a disposizione il fondo sino-italiano Mandarin.
Tra gli obiettivi della Cina, oltre alla presenza di marchi locali in Italia, ci sarà innanzitutto il riequilibrio commerciale: il nostro Paese, infatti, con 700mila addetti, 70mila imprese e 62 miliardi di fatturato, ha esportato verso il Dragone 6,7 miliardi e importato 862 milioni con un saldo di oltre 5,8 miliardi. Molti sono, poi, i problemi che la Repubblica Popolare deve risolvere nel comparto: il rispetto delle normative, l’aumento del costo del lavoro del 20% che ha provocato la delocalizzazione cinese in Vietnam, e il rischio del credito immobiliare in province come lo Zhejiang, patria del tessile.

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