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mercoledì 25 maggio 2011

La Cina sostiene la candidatura del ministro francese Lagarde alla guida del Fmi

Con le dimissioni ufficiali dell'ex direttore generale, Dominique Strauss-Kahn, si è aperta la corsa alla successione del Fondo monetario internazionale: il ministro francese Lagarde risulta essere la favorita.

Lo scorso lunedì 23 maggio il Fondo monetario internazionale ha aperto le candidature per la carica di direttore generale. Oltre alla francese Lagarde, gli altri contendenti sono il ministro delle Finanze belga Didier Reynders, il governatore della Banca centrale del Messico, Agustin Carstens e il presidente della banca centrale del Kazakhstan, Grigory Marchenko.
Secondo quanto affermato dal portavoce del governo francese, François Baroni, anche Pechino,  dopo Berlino e Londra, è favorevole alla candidatura del ministro francese dell'Economia, Christine Lagarde, alla direzione del Fondo monetario internazionale (Fmi). Baroin ha ricordato che, sebbene a capo del Fmi vi fosse un francese, Dominique Strauss-Kahn, non spetta alla Francia esprimersi per prima sulle preferenze per la successione; tuttavia, nel corso di un’intervista radiofonica rilasciata alla radio francese Europe 1, Baroin ha dichiarato che intorno al nome della Lagarde “c'è un consenso europeo importante” e che la Francia sarebbe onorata se un altro francese ottenesse un “consenso esteso, con l'appoggio della Cina ed eventualmente degli Stati Uniti e senza alcuna prevaricazione o arroganza nei confronti dei paesi emergenti”. Con l'appoggio della Cina si rafforza ulteriormente la candidata francese.
Sono ben 65 anni che il Fondo è guidato da un europeo e il fatto che sotto Strauss-Kahn il Fmi si sia impegnato fortemente in Europa, dove attualmente fornisce un terzo del denaro usato per i pacchetti di salvataggio delle economie periferiche dell'eurozona, è certamente un fattore che gioca un ruolo importante a favore di un nuovo quinquennio a guida europea.

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