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venerdì 16 aprile 2010

Rinnovamento industriale per le produzioni cinesi

Secondo quanto riportato dal Consiglio di Stato della Cina, il governo cinese ha in previsione per il 2010 un programma di riduzione delle produzioni ormai obsolete, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento, risparmiare energia e rinnovare il tessuto industriale. I settori che saranno coinvolti in questa operazione saranno: energia, carbone, acciaio, cemento, metalli non ferrosi, coke, carta, coloranti e stampa. Entro la fine dell’anno la Cina ha intenzione di eliminare più di 50 milioni di kilowatt di generatori a carbone e 8.000 piccole miniere di carbone che non rispettano gli standard sulla sicurezza e sull’ambiente. Saranno inoltre chiusi i piccoli stabilimenti di coke e le piccole fornaci per l’acciaio. Si chiuderanno anche tutte le produzioni divenute obsolete nei settori della costruzione dei materiali, industria leggera e industria tessile.
Il programma di rinnovamento, già iniziato nel corso del 2009, conferma il lento passaggio della Cina ad una politica di rispetto ambientale. Le produzioni cinesi, infatti, sono spesso state accusate negli ultimi anni di essere altamente inquinanti e non conformi ai requisiti di sicurezza e di impatto ambientale; ora sembra che anche la Repubblica Popolare Cinese voglia adeguarsi alle decisioni internazionali riguardanti il rispetto e la tutela dell’ambiente. Ciò avrà inoltre anche conseguenze positive sull’industria cinese, che dovrà quindi adottare tecnologie più avanzate

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