La Cina, oggi più che mai, rappresenta un mercato fondamentale in cui entrare per la maggior parte delle imprese straniere, tanto che è considerata dal mondo economico il paese chiave del ventunesimo secolo. Il numero delle aziende internazionali che sono penetrate ed hanno investito nella Repubblica Popolare Cinese è aumentato notevolmente dal 1978, anno in cui la Cina aprì le proprie frontiere agli operatori stranieri. Oggi sono 450.000 le imprese straniere presenti sul territorio cinese (di cui 480 delle 500 aziende leader mondiali). Tuttavia ciò a cui si sta assistendo negli ultimi anni è un progressivo incremento anche delle società locali che stanno elevando il proprio livello competitivo e le proprie posizioni, soprattutto nei settori principali della produzione cinese, come quello tecnologico. Anche le aziende statali, grazie agli incentivi governativi, hanno ormai conquistato posizioni ottimali. L’evoluzione delle imprese domestiche è stata rapida come la crescita economica del paese, basti pensare che nel 1992 si contavano 140.000 imprese private mentre oggi sono 6,6 milioni. Al di là dello sviluppo economico della Cina, che ha ovviamente contribuito a modificare il tessuto industriale, un aiuto fondamentale è arrivato dalle normative cinesi che, secondo molti imprenditori stranieri, sono applicate a favore delle aziende locali. Nonostante ciò, le regolamentazioni nel settore imprenditoriale sono sicuramente migliorate rispetto ad una decina di anni fa e si presentano oggi più chiare e semplici anche per le società internazionali. Risulta inoltre più facile per le aziende globali reclutare forza lavora di talento nel mercato locale.
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