Secondo un recente sondaggio realizzato da Zhaopin.com circa il 42% dei cinesi che cercano lavoro o desiderano cambiarlo preferiscono cercarlo nelle aziende internazionali. Cambiare occupazione frequentemente è comunque una pratica molto diffusa, soprattutto per coloro che lavorano nel settore privato: si parla di una percentuale pari al 64,5%. Alla base di questa scelta ci sarebbe la possibilità di fare carriera accumulando esperienze di vario tipo anziché accontentarsi di promozioni all’interno della stessa realtà aziendale.
Tuttavia non sempre il passaggio da imprese private ad imprese straniere è semplice: molte differenze le distinguono, tra cui l’ideologia, il modo di pensare, la comunicazione e la gestione aziendale. Con la crescita economica, comunque, molte imprese cinesi hanno cercato di avvicinarsi alla dimensione internazionale optando per una strategia di globalizzazione.
A frenare questo fenomeno, però, ci sarebbe la tendenza delle imprese straniere a licenziare con maggiore facilità i neo-laureati rispetto agli anni passati, tanto che i giovani in questo momento puntano più alle aziende statali che garantiscono loro una maggiore stabilità. Ciò comporta che le società straniere stanno diventando la seconda scelta, soprattutto per chi esce dall’Università, e oggi nelle imprese private trova posto il 75% dei lavoratori cinesi.
Tuttavia non sempre il passaggio da imprese private ad imprese straniere è semplice: molte differenze le distinguono, tra cui l’ideologia, il modo di pensare, la comunicazione e la gestione aziendale. Con la crescita economica, comunque, molte imprese cinesi hanno cercato di avvicinarsi alla dimensione internazionale optando per una strategia di globalizzazione.
A frenare questo fenomeno, però, ci sarebbe la tendenza delle imprese straniere a licenziare con maggiore facilità i neo-laureati rispetto agli anni passati, tanto che i giovani in questo momento puntano più alle aziende statali che garantiscono loro una maggiore stabilità. Ciò comporta che le società straniere stanno diventando la seconda scelta, soprattutto per chi esce dall’Università, e oggi nelle imprese private trova posto il 75% dei lavoratori cinesi.
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