Il PIL della Cina registra una ripresa dell’11,9% nei primi tre mesi del 2010, in linea, al momento, con le stime della Banca Mondiale che aveva previsto una crescita annuale tra l’8 e il 10%. L’andamento dell’economia cinese, se dovesse continuare con questo ritmo di crescita, sembra essere molto più rapido di ciò che gli economisti si aspettavano. Ad aumentare inoltre sono anche altri indici della Repubblica Cinese: l’inflazione si è per ora attestata al 2,2% e la produzione industriale tra gennaio e marzo è salita del 19,6%. I dati positivi della Cina si ripercuotono anche sul mercato azionario: le Borse asiatiche, infatti, hanno registrato i valori più alti degli ultimi 20 mesi.
A frenare l’entusiasmo sono però le tensioni legate a questa crescita rapida: la Borsa di Shanghai rimane ancora cauta, temendo che la Banca Centrale cinese possa aumentare i tassi di interesse a fronte di questo sviluppo. Anche a Pechino si respira una certa pressione poiché i valori registrati potrebbero far riconsiderare l’ipotesi di una rivalutazione monetaria oltre all’introduzione di una politica economica più severa, così come auspicato dalle principali economie mondiali.
A frenare l’entusiasmo sono però le tensioni legate a questa crescita rapida: la Borsa di Shanghai rimane ancora cauta, temendo che la Banca Centrale cinese possa aumentare i tassi di interesse a fronte di questo sviluppo. Anche a Pechino si respira una certa pressione poiché i valori registrati potrebbero far riconsiderare l’ipotesi di una rivalutazione monetaria oltre all’introduzione di una politica economica più severa, così come auspicato dalle principali economie mondiali.
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