In questi giorni a Washington si terrà la visita della delegazione cinese negli USA, un evento di grande importanza a livello globale in quanto rappresenta la volontà di incontro di quelle che sono oggi le due potenze mondiali con la maggior influenza
Sono ancora in corso gli incontri previsti tra la delegazione cinese negli Usa e i funzionari statunitensi in questi giorni. Il 18 gennaio scorso si è tenuta la prima cena di Stato, dopo 13 anni, tra il presidente cinese, Hu Jintao, e quello americano, Barack Obama, evento significativo che sottolinea l’importanza attribuita dagli americani alla Repubblica Popolare. Nella stessa giornata la delegazione cinese, composta da 120 funzionari e uomini d’affari, ha firmato a Huston alcuni accordi commerciali per 600 milioni di dollari nei settori del cotone, della meccanica e dell’energia rinnovabile e altri accordi economici seguiranno nei prossimi giorni a Boston, Chicago, Minneapolis e altre città. Oggi, 19 gennaio, invece, si svolgerà l’attesissimo incontro tra i due Presidenti, che toccherà diversi punti di reciproco interesse: dalla rivalutazione dello yuan ai dazi commerciali e rapporti esteri.
Si tratta, probabilmente, dell’appuntamento più significativo per un leader cinese degli ultimi 30 anni, il cui rilievo è ancora maggiore se si considerano le attuali difficili relazioni tra i due Paesi: numerosi sono i punti di disaccordo nell’ambito degli affari, dell’economia, del mondo finanziario e monetario e delle strategie militari. Proprio per questo le decisioni che verranno prese in questi giorni determineranno il nuovo scenario economico-politico per i prossimi anni. Analogamente, in campo commerciale sussistono diversi squilibri, dato che la Cina detiene un surplus commerciale sugli Stati Uniti pari a 181 miliardi di dollari.
Due sono le questioni fondamentale che verranno quindi discusse durante gli incontri: le concessioni economiche e le concessioni politiche. Per ciò che concerne il primo punto, molte sono le pressioni sul Dragone affinché apprezzi la valuta ed elimini i vincoli alle importazioni, che hanno causato un sostanziale abbassamento dell’export americano. Tuttavia, anche la Cina si aspetta che gli USA facciano concessioni sul tasso di cambio e sul sistema di commercio estero, concedendo trattamenti di favore per le esportazioni cinesi.
Per quanto riguarda il piano politico, la questione è più complicata. Gli americani vorrebbero che Hu Jintao diminuisse il proprio peso e aprisse le porte alla politica americana su questioni quali il programma nucleare iraniano, la Corea del Nord e la questione pakistana.
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