Che la Cina sia un’altra storia ormai se ne sono accorti tutti, i più accorti studiando il mercato, i meno scottandosi nel tentativo di gestire il proprio business cinese come quello domestico. Certo è che al dilemma tra adattamento e standardizzazione della propria formula, una soluzione assoluta non esiste. Perché dunque sostenere l’impossibilità di una scelta strategica del secondo tipo applicata al mercato cinese? Perché la Cina viene da anni di isolamento e la base di consumatori, aldilà dei grandi centri è ancora lontana anni luce dallo sviluppo di una coscienza e conoscenza comparabile a quella occidentale nel processo d’acquisto. Non che ci si debba totalmente piegare alle richieste del Dragone, ma chiunque intenda approcciarlo deve essere pronto e disposto a riconoscere la necessità di una dual strategy, una per “casa” e una per la Cina nella definizione della quale è bene coinvolgere risorse umane locali. Questo non vuol dire necessariamente che dovrà essere il prodotto a cambiare implicando alti costi e una potenziale “mission drifting” (se voglio vendere un vero caffè italiano ci può stare che non mi vada di includere una linea di prodotti aromatizzati al tè verde), ma è possibile differenziarsi ed educare il consumatore cinese allo stesso tempo, attraverso canali di promozione ad hoc. Molte aziende, difatti, sottovalutano l’importanza di un piano marketing attento al differente stadio di sviluppo. Ed è con questa premessa che portiamo a esempio un caso di successo di casa nostra. Dopo l’innovativa “Elevator campaign”, campagna pubblicitaria andata in onda in esclusiva sui teleschermi all’interno degli ascensori di Beijing e Shanghai, Technogym ha replicato il successo dell’Indiano “The Biggest loser Jeetega” con “The Gym”: il reality dei palestrati cinesi. E se l’idea può far sorridere, in realtà quella delle sei persone normali seguite per oltre 3 mesi di allenamento in una delle palestre più all’avanguardia di Shanghai va ben oltre la sfida fisica; con la partecipazione di Barilla, vuole essere un vero e proprio tentativo di promozione dell’Italian way of living. Non ci credete? Cliccare per credere, la serie è visibile sul sito dedicato tramite Youku, lo Youtube cinese, e ancora una volta la scelta di un canale di comunicazione mirato ai giovani, principali utenti di internet non è un caso, ma frutto di una segmentazione vincente. Prendere appunti.
A cura di Marta Caccamo
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