Cresce l’interesse nei confronti del sistema di previdenza sociale cinese, in particolare, relativamente alla situazione degli stranieri che vivono e lavorano nel Paese.
Il nuovo sistema di accantonamento dei contributi sociali cinese, prevede che i contributi versati per i dipendenti autoctoni vengano versati anche per il personale straniero. I datori di lavoro dovranno, pertanto, includere tra i loro oneri finanziari lo staff straniero, precedentemente non soggetto a queste imposizioni.
Uno degli aspetti più rilevanti per i costi potenziali a carico dei datori di lavoro, ma anche dei dipendenti, è quello relativo alla quota massima utilizzata nel calcolo dei contributi sociali. In Cina, per calcolare l’ammontare da accantonare viene, di norma, utilizzata la media del salario mensile dell’anno precedente per una determinata città, che si moltiplica per 300%: grazie all’esistenza di tali “tetti”, nonostante l’inclusione dei dipendenti stranieri nel sistema di assicurazione sociale comporti un aumento dei costi per le aziende, le ripercussioni complessive saranno limitate. Tuttavia, se tali “tetti” dovessero essere eliminati, i costi per i datori di lavoro potrebbero aumentare considerevolmente.
Uno degli aspetti più rilevanti per i costi potenziali a carico dei datori di lavoro, ma anche dei dipendenti, è quello relativo alla quota massima utilizzata nel calcolo dei contributi sociali. In Cina, per calcolare l’ammontare da accantonare viene, di norma, utilizzata la media del salario mensile dell’anno precedente per una determinata città, che si moltiplica per 300%: grazie all’esistenza di tali “tetti”, nonostante l’inclusione dei dipendenti stranieri nel sistema di assicurazione sociale comporti un aumento dei costi per le aziende, le ripercussioni complessive saranno limitate. Tuttavia, se tali “tetti” dovessero essere eliminati, i costi per i datori di lavoro potrebbero aumentare considerevolmente.
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