In ottobre l’inflazione ha registrato il dato più basso degli ultimi 5 mesi, confermando la progressiva diminuzione.
Il mese di ottobre è stato registrato un altro dato incoraggiante per l’inflazione cinese: il tasso è stato il più basso degli ultimi cinque mesi segnando un 5,5%, leggermente inferiore ad alcune previsioni. Ciò è perfettamente in linea con il progressivo calo verificatosi dopo il picco di luglio con il 6,5% ed è stato probabilmente agevolato dai guadagni ridimensionati nel settore alimentare. inoltre, le vendite al dettaglio sono salite del 17,2% in ottobre, un dato positivo ma più basso rispetto alle previsioni.
Alcuni dati mostrano il rallentamento della Repubblica Popolare Cinese: la produzione industriale ha avuto una crescita più debole con il 13,2% su base annuale, contro il 13,4% previsto.
I dati sull’inflazione hanno già avuto qualche effetto sui listini azionari: lo Shanghai Composite Index è cresciuto di 0,7 punti percentuali arrivando a 2.520,08 punti e l’interest rate è sceso di 1,25 punti base.
La diminuzione dell’inflazione, tuttavia, non è sufficiente per poter arrivare ad un taglio dei tassi di interesse. Nonostante ciò, il suo rallentamento potrebbe però permettere di attuare alcune politiche urgenti e necessarie, come l’allentamento della pressione fiscale e di misure monetarie che hanno ristretto il credito di molte compagnie.
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