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giovedì 3 novembre 2011

L’industria automobilistica cinese arriva a Torino

Cresce l’interesse delle case automobilistiche cinesi per il tessuto produttivo piemontese: dopo Jac e Chang’an arriva a Torino la Baic per avviare progetti di collaborazione con le aziende italiane di alto livello.
 
 
L’auto cinese continua la sua crescita inesorabile, evidente anche con le acquisizioni effettuate da alcuni gruppi del settore cinese di marchi occidentali. Recentemente, infatti, la Youngman e Pang Da hanno acquistato la Saab, appartenente alla Swedish Automobile (ex Spyker). Si tratta di uno dei segnali di rafforzamento dell’automotive in un Paese dove le vetture sono sempre più numerose: nel 2010 le vendite di auto sul mercato cinese sono infatti aumentate del 32%.
Per quanto riguarda l’Italia, il Dragone è molto interessato all’area produttiva di Torino, attratti dal know how di alto livello sia nel design che nella progettazione. Nel corso di questi anni le più grandi industrie automobilistiche cinesi hanno avviato rapporti con la città italiana, puntando ora a trasformarli in una relazione più stabile. Cinque anni fa la cinese Jac fondò un centro ricerche presso il politecnico torinese, seguita poi da Chang’an, già partner di Ford e Suzuki.
In questi giorni, invece, è arrivata la Baic, azienda da un milione e mezzo di vendite annuali e collaborazioni con Hyundai e Daimler, che recentemente ha avviato un proprio marchio. A Torino la Baic ha inaugurato una base, ospite del Centro estero per l’internazionalizzazione nell’ambito del progetto “From a Concept to car”, nell’ambito del quale per un anno un gruppo di ingegneri cinesi valuterà in loco le opportunità di collaborazione con aziende piemontesi per l’eventuale creazione di un centro tecnologico. Infine, a metà novembre arriverà anche la Sokon, azienda produttrice di veicoli commerciali interessata ad espandersi nel comparto delle auto.

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