Pechino accelera i tempi per poter avviare già il prossimo anno un’area di libero scambio con il Giappone e la Corea del Sud e difendersi così dagli Stati Uniti.
Lo studio di fattibilità per una zona di libero scambio tra Cina, Giappone e Corea del Sud era già stato concordato nel gennaio 2010, ma ora sembra ci sia stata una certa spinta ad accelerare i tempi da parte del premier cinese, Wen Jiabao. Pechino, infatti, ha richiesto che gli studi congiunti dei tre governi vengano conclusi entro la fine dell’anno, in modo da poter avviare i negoziati per l’istituzione dell’area commerciale già il prossimo anno.
L’interesse per la conclusione dei lavori potrebbe essere stato provocato dal recente intervento degli Stati Uniti in Australia per intensificare il ruolo della potenza economica nella regione Asia-Pacifico e per creare un’area di libero scambio Transpacifico, senza aver interpellato la Cina. Tuttavia, gli USA hanno dichiarato di voler garantire la libertà di navigazione e degli scambi commerciali nel Mare del Sud della Cina e di voler rimanere neutrali rispetto alle dispute che coinvolgono il Dragone e i Paesi vicini.
Nonostante queste voci, comunque, Stati Uniti e Cina si sono confrontati più volte in occasione del sesto vertice dell’Asia orientale a Bali, confermando la reciproca intenzione di cooperare tra loro in modo costruttivo.
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