La Cina investirà capitale in Europa e negli Stati Uniti già dal prossimo anno: il CIC è interessato alle infrastrutture occidentali mentre il governo di Pechino comprerà asset di Paesi europei.
In un editoriale del Financial Times, il presidente di China Investment Corporation Lou Jiwei ha annunciato che il Fondo Sovrano cinese, che dispone oggi di riserve per oltre 400 miliardi di dollari, investirà nelle infrastrutture europee e statunitensi. Obiettivo degli investitori cinesi, infatti, è quello di diversificare il più possibile: se prima le operazioni all’estero li coinvolgevano solo in qualità di fornitori, oggi desiderano partecipare attivamente ai progetti e al loro sviluppo.
Il CIC è una realtà basata su principi commerciali ed economici ed è slegata dai piani governativi, motivo per cui non ne segue le dinamiche politiche; tuttavia, gli investimenti che ricerca sono necessariamente ad alta redditività e a rischi contenuti. Per questo, al momento risultano esclusi dai piani di investimento del Dragone i Paesi europei fortemente indebitati. La prima destinazione degli investimenti del Fondo sarà il Regno Unito, dove il CIC collaborerà con i gestori di fondi o investendo direttamente nel settore delle infrastrutture.
Il governo di Pechino, nel frattempo, ha dichiarato di essere interessato ad acquistare asset europei e già dall’anno prossimo invierà una delegazione di investitori cinesi in Europa per comprare aziende europee, promuovendo così il commercio e gli investimenti bilaterali. Il ministro del Commercio cinese Cheng Deming, però, chiarisce che l’Europa deve compiere alcuni passi, tra cui eliminare gli ostacoli normativi per l’entrata di capitale cinese e fronteggiare la crisi del debito. In cambio, la Repubblica Popolare aprirà alle imprese europee, soprattutto in campo finanziario.
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