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lunedì 6 dicembre 2010

Una risposta da 300 milioni di $

300 milioni di $ entro la fine dell’anno, 750 stimati entro la fine del 2012 : questi i numeri del mercato dei video online in Cina.
Eh sì perché, pur senza Facebook e Youtube, qui aldilà della Grande Muraglia non ce la si passa affatto male in termini di download e video sharing. Il sito più famoso, “Ku6”, è già quotato, mentre i degni cugini, “TuDou” e “Youku”, si stanno preparando a un’imminente IPO. La loro crescita, finanziata finora dai venture capitalists, ha infatti richiesto round di fundraising giunti a valori nell’ordine degli oltre 100 milioni di $ (135 per il primo, 160 per il secondo).
265 milioni di utenti guardano filmini online e intorno ai 40 milioni affermano di considerare la rete il naturale sostituto alla televisione, nonché il più democratico, anche se questa è da ritenersi una considerazione personale maturata dopo un anno di Cina.
Partendo da questi presupposti le valutazioni sono alle stelle e l’acquisizione dei suddetti “out of limits” per chiunque. Il guadagno è, tuttavia, ancora un’incognita. Questo spiega il perché quotarsi ora: gli investitori sono stanchi di aspettare e le alternative scarseggiano.
Internet e la Cina – dietro il più arduo quesito che la Sfinge abbia mai potuto porre si cela un potenziale sconfinato in termine di potere e profitti. Vedremo chi riuscirà a risolverlo.

A cura di Marta Caccamo

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