Secondo l’indagine Pisa 2009 realizzata dall’Ocse, la Cina si posiziona al primo posto per livello di preparazione degli studenti di Shanghai.
Il continente asiatico ha ottenuto grandi risultati nell’ultima indagine Pisa (Programme for International Student Assessment) 2009, studio che viene svolto ogni tre anni relativamente alla preparazione scolastica dei ragazzi di quindici anni nei Paesi membri dell’Ocse e nelle economie in rilievo dal punto di vista internazionale. Al primo posto si colloca la Cina con Shanghai, seguita dalla Corea in seconda posizione e Hong Kong e Singapore rispettivamente in quarta e quinta posizione.
Gli studenti cinesi hanno realizzato ottime performance tanto nelle aree umanistiche (comprensione del testo) quanto in quelle scientifiche (matematica e scienze), con un divario relativamente basso tra chi è preparato e chi studia poco. Inoltre, si è rivelato che, avendo Shanghai un Pil pro capite inferiore alla media degli altri Paesi dell’indagine, il livello socio-economico non incide significativamente sulla preparazione scolastica. Contrariamente, infatti, le medie più elevate si registrano tra le classi meno abbienti.
L’eccellenza cinese è probabilmente frutto anche dalla mentalità che vige tra i giovani, i quali vengono educati a studiare duramente sin dalla scuola primaria per arrivare ad avere un livello di istruzione superiore.
Il risultato è conferma anche degli investimenti nel settore dell’istruzione degli ultimi anni: l’accesso all’università è stato reso più agevole alla maggior parte degli studenti, grazie anche alla riforma universitaria del 1998 del presidente di allora, Jiang Zemin. Inoltre, nei mesi scorsi è stato approvato il Piano nazionale di riforma e sviluppo dell’istruzione 2012-2020, secondo il quale le autorità cinesi provvederanno a modernizzare il settore dell’istruzione. L’obiettivo è quello di estendere a tutti l'istruzione obbligatoria ottenendo una percentuale di iscrizione pari al 90% nelle scuole medie-superiori e del 40% nelle Università, raddoppiando inoltre il numero di persone con un alto livello di istruzione. Tutto ciò si concretizzerà grazie ad un aumento dei fondi destinati al settore, che dovrà essere pari al 4% del Pil nazionale.
Il livello di preparazione dei ragazzi cinesi avrà positive ripercussioni anche nel mondo del lavoro. La Cina si troverà ad avere un enorme bacino di risorse umane, che sarà interessante soprattutto per le realtà imprenditoriali straniere alla ricerca di personale qualificato.
Il continente asiatico ha ottenuto grandi risultati nell’ultima indagine Pisa (Programme for International Student Assessment) 2009, studio che viene svolto ogni tre anni relativamente alla preparazione scolastica dei ragazzi di quindici anni nei Paesi membri dell’Ocse e nelle economie in rilievo dal punto di vista internazionale. Al primo posto si colloca la Cina con Shanghai, seguita dalla Corea in seconda posizione e Hong Kong e Singapore rispettivamente in quarta e quinta posizione.
Gli studenti cinesi hanno realizzato ottime performance tanto nelle aree umanistiche (comprensione del testo) quanto in quelle scientifiche (matematica e scienze), con un divario relativamente basso tra chi è preparato e chi studia poco. Inoltre, si è rivelato che, avendo Shanghai un Pil pro capite inferiore alla media degli altri Paesi dell’indagine, il livello socio-economico non incide significativamente sulla preparazione scolastica. Contrariamente, infatti, le medie più elevate si registrano tra le classi meno abbienti.
L’eccellenza cinese è probabilmente frutto anche dalla mentalità che vige tra i giovani, i quali vengono educati a studiare duramente sin dalla scuola primaria per arrivare ad avere un livello di istruzione superiore.
Il risultato è conferma anche degli investimenti nel settore dell’istruzione degli ultimi anni: l’accesso all’università è stato reso più agevole alla maggior parte degli studenti, grazie anche alla riforma universitaria del 1998 del presidente di allora, Jiang Zemin. Inoltre, nei mesi scorsi è stato approvato il Piano nazionale di riforma e sviluppo dell’istruzione 2012-2020, secondo il quale le autorità cinesi provvederanno a modernizzare il settore dell’istruzione. L’obiettivo è quello di estendere a tutti l'istruzione obbligatoria ottenendo una percentuale di iscrizione pari al 90% nelle scuole medie-superiori e del 40% nelle Università, raddoppiando inoltre il numero di persone con un alto livello di istruzione. Tutto ciò si concretizzerà grazie ad un aumento dei fondi destinati al settore, che dovrà essere pari al 4% del Pil nazionale.
Il livello di preparazione dei ragazzi cinesi avrà positive ripercussioni anche nel mondo del lavoro. La Cina si troverà ad avere un enorme bacino di risorse umane, che sarà interessante soprattutto per le realtà imprenditoriali straniere alla ricerca di personale qualificato.
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