Per il 2011 uno degli obiettivi della Repubblica Popolare Cinese sarà quello di riassorbire il surpuls commerciale e riassestare la bilancia commerciale facendo calare le esportazioni ed aumentando le importazioni verso il Paese.
Lo squilibrio della bilancia commerciale cinese è stato nei mesi scorsi una delle principali preoccupazioni delle autorità cinesi e sarà tra le sfide più rilevanti anche per il prossimo anno. Il surpuls ha raggiunto livelli record nelle ultime settimane, ma si è tuttavia ridimensionato a causa della crisi scendendo del 3,9%, e dovrebbe arrivare entro la fine del 2010 a quota 190 miliardi di dollari. L'interscambio del Dragone con il resto del mondo è comunque cresciuto del 36% anno su anno fino a 2,68 trilioni di dollari e dovrebbe arrivare a 2,9 trilioni a fine anno.
Per poter proseguire nel riassorbimento dell'avanzo di bilancia commerciale la Cina prevede per il 2011, così come dichiarato più volte dal governo centrale, una riduzione delle esportazioni dal 30% al 10% e ad un aumento delle importazioni, anche se finora non sono state date ulteriori informazioni circa gli ambiti produttivi interessati da questa scelta. Una misura tale permetterebbe, inoltre, di riequilibrare le scorte di alcuni prodotti alimentari; come annunciato dal ministro del Commercio Cinese Chen Deming, la Cina deve aumentare, infatti, la disponibilità di carni, zucchero, cereali e cotone i cui raccolti sono minacciati anche dalla rapida urbanizzazione.
Se, comunque, la decisione riguardante l'import cinese dovesse concretizzarsi, ciò significherebbe che la Repubblica Popolare sarà nei prossimi anni un crescente mercato di destinazione per molti atri settori.
Per poter proseguire nel riassorbimento dell'avanzo di bilancia commerciale la Cina prevede per il 2011, così come dichiarato più volte dal governo centrale, una riduzione delle esportazioni dal 30% al 10% e ad un aumento delle importazioni, anche se finora non sono state date ulteriori informazioni circa gli ambiti produttivi interessati da questa scelta. Una misura tale permetterebbe, inoltre, di riequilibrare le scorte di alcuni prodotti alimentari; come annunciato dal ministro del Commercio Cinese Chen Deming, la Cina deve aumentare, infatti, la disponibilità di carni, zucchero, cereali e cotone i cui raccolti sono minacciati anche dalla rapida urbanizzazione.
Se, comunque, la decisione riguardante l'import cinese dovesse concretizzarsi, ciò significherebbe che la Repubblica Popolare sarà nei prossimi anni un crescente mercato di destinazione per molti atri settori.
Nessun commento:
Posta un commento