Uno dei settori con buone prospettive in Cina per le aziende italiane è quello della cosmesi, che integrandosi con le tradizionali tecniche locali può svilupparsi con successo.
La cosmesi è uno dei settori che nei prossimi anni potrebbe attrarre molte imprese straniere in Cina. L’Italia in questo campo si è affacciata al mercato cinese già 20 anni fa e ora sembra esserci il clima giusto per poter cogliere opportunità di un certo peso. In Cina, infatti, cresce sempre più tra i consumatori la domanda di marchi e prodotti stranieri, in particolar modo quelli occidentali, per ciò che riguarda la moda e la cura della persona. I dermocosmetici Made in Italy, inoltre, sono riconosciuti come prodotti di alta qualità e sono molto richiesti dai consumatori cinesi con redditi medio-alti e con stili di consumo “globali”.
Tuttavia, l’ingresso nel Paese asiatico comporta ancora non poche difficoltà. In primo luogo, si registrano problematiche legate alle elevate barriere all’entrata che implicano un iter complesso per la registrazione del prodotto, la licenza di importazione, l’etichettatura e l’ analisi degli adempimenti e dei costi. A ciò si deve aggiungere il forte clima competitivo in un mercato in cui la medicina tradizionale applicata alla cosmesi sta registrando nuovi consensi tra la popolazione. Ciò, però, può essere anche uno spunto per adattarsi ai consumi locali unendo innovazione e tradizione attraverso l’utilizzo degli estratti chimici della medicina tradizionale cinese e integrandoli ai prodotti moderni.
Per accedere al mercato cinese ed avere contatti con importatori, distributori e buyer, un evento molto importante è quello della Cosmoprof di Shanghai, manifestazione appartenente agli eventi di Cosmoprof Worldwide ed espansione della Cosmoprof Asia (dal 9 all’11 novembre 2011), dedicati al settore dell'estetica, della bellezza e cosmesi.
La cosmesi è uno dei settori che nei prossimi anni potrebbe attrarre molte imprese straniere in Cina. L’Italia in questo campo si è affacciata al mercato cinese già 20 anni fa e ora sembra esserci il clima giusto per poter cogliere opportunità di un certo peso. In Cina, infatti, cresce sempre più tra i consumatori la domanda di marchi e prodotti stranieri, in particolar modo quelli occidentali, per ciò che riguarda la moda e la cura della persona. I dermocosmetici Made in Italy, inoltre, sono riconosciuti come prodotti di alta qualità e sono molto richiesti dai consumatori cinesi con redditi medio-alti e con stili di consumo “globali”.
Tuttavia, l’ingresso nel Paese asiatico comporta ancora non poche difficoltà. In primo luogo, si registrano problematiche legate alle elevate barriere all’entrata che implicano un iter complesso per la registrazione del prodotto, la licenza di importazione, l’etichettatura e l’ analisi degli adempimenti e dei costi. A ciò si deve aggiungere il forte clima competitivo in un mercato in cui la medicina tradizionale applicata alla cosmesi sta registrando nuovi consensi tra la popolazione. Ciò, però, può essere anche uno spunto per adattarsi ai consumi locali unendo innovazione e tradizione attraverso l’utilizzo degli estratti chimici della medicina tradizionale cinese e integrandoli ai prodotti moderni.
Per accedere al mercato cinese ed avere contatti con importatori, distributori e buyer, un evento molto importante è quello della Cosmoprof di Shanghai, manifestazione appartenente agli eventi di Cosmoprof Worldwide ed espansione della Cosmoprof Asia (dal 9 all’11 novembre 2011), dedicati al settore dell'estetica, della bellezza e cosmesi.
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