La situazione di crisi che sta vivendo l’Europa contagia anche la Cina, la quale è preoccupata per l’instabilità dei cambi e per le eventuali ripercussioni sull’export cinese nel Vecchio Continente. La Banca Centrale cinese continua a comprare euro per diversificare il proprio portafoglio di valute di riserva, ma ha rimandato la tanto attesa rivalutazione dello yuan.
Segnali negativi anche sul fronte dell’inflazione: dopo aver toccato il 2,8% in aprile, la Commissione nazionale per lo Sviluppo e la Riforma stima che anche in maggio ed in giugno il tasso di inflazione aumenterà, raggiungendo il 3%. Si tratta dell’aumento più alto negli ultimi 18 mesi e ciò porterà molto probabilmente ad un ritocco dei tassi in giugno da parte della Banca Centrale.
Nel frattempo anche i principali indici registrano segnali di debolezza; infatti, lo Shanghai Composite Index è calato nei giorni scorsi del 5%, la depressione più elevata da agosto 2009. Ciò allarma gli economisti, che già in precedenza avevano previsto eventuali rischi del mercato a causa della crescita economica eccessivamente rapida.
Segnali negativi anche sul fronte dell’inflazione: dopo aver toccato il 2,8% in aprile, la Commissione nazionale per lo Sviluppo e la Riforma stima che anche in maggio ed in giugno il tasso di inflazione aumenterà, raggiungendo il 3%. Si tratta dell’aumento più alto negli ultimi 18 mesi e ciò porterà molto probabilmente ad un ritocco dei tassi in giugno da parte della Banca Centrale.
Nel frattempo anche i principali indici registrano segnali di debolezza; infatti, lo Shanghai Composite Index è calato nei giorni scorsi del 5%, la depressione più elevata da agosto 2009. Ciò allarma gli economisti, che già in precedenza avevano previsto eventuali rischi del mercato a causa della crescita economica eccessivamente rapida.
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