Il Brasile e la Cina hanno recentemente firmato un accordo per uno
swap delle valute nazionali dell'importo di 60 miliardi di reais, ossia 190
miliardi di yuan (circa 23 miliardi di euro).
Guido Mantega, ministro delle Finanze brasiliano, ha spiegato che: ”Uno swap non rappresenta altro che dei crediti
reciproci in moneta locale». Questo accordo ha però un valore molto più
profondo.Fino ad oggi il dollaro regolava i commerci tra i due Paesi. Lo scetticismo nei confronti di questa moneta, unito ad una voglia di autonomia, ha portato piano piano verso un allontanamento dalla moneta statunitense. Lo swap consentirà, di fatto, di potersi staccare da questa dipendenza, e per i cinesi costituirà un passo avanti molto importante. Lo sfondo dell'accordo è il ruolo della Cina come primo partner commerciale del Brasile, con una bilancia bilaterale a favore del Paese sudamericano.
Dal punto di vista della Cina, l'intesa è un altro passo sulla via dell'uso globale del renminbi e a Pechino prevedono di stringere accordi dello stesso tipo anche con Russia, India e Sudafrica.
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