Indipendentemente dagli effetti della crisi economica, gli
uomini d'affari cinesi sono sempre più attratti dall’Italia. Il loro numeri sono
aumentati in maniera esponenziale passando da una quota praticamente nulla
registrata nel 2009 per arrivare alla sorprendente cifra di 528 milioni di euro
registrata nel periodo gennaio-giugno 2012.
Investimenti che sono dunque aumentati, come allo
stesso tempo sono ampliati gli interessi dei correntisti cinesi verso i più
svariati settori dell’economia italiana. Le più forti sinergie si sono registrate
nei comparti del lusso e della moda, ove attraverso jv, le grandi firme
italiane sono state aiutate a raggiungere anche le metropoli più remote della
Repubblica popolare. I cinesi, dal canto loro, portano avanti la loro ricerca di partner europei al fine di apprendere know how e le principali tecnologie.
Tutti questi investimenti, a ogni modo, non sono ben visti dai colossi della finanza cinese che stanno cercando di scoraggiare i loro correntisti interessati a trasferire capitali in Europa. Essi sottolineano infatti che, anche se le oscillazioni dell’euro rendono queste acquisizioni più economiche, l’economia cresce così poco da rendere poco convenienti queste acquisizioni.
Difficile però pensare che gli investitori si lascino scappare l’occasione di poter avere queste tecnologie a un così basso costo.
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