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mercoledì 6 giugno 2012

La Cina al comando delle green tech

Una classifica volta ad evidenziare il ruolo strategico di 25 paesi produttori di tecnologie per le rinnovabili mette sul podio Cina, Stati Uniti e Germania

In occasione della Giornata mondiale per l'ambiente e a pochi giorni dalla Conferenza della Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile in programma a Rio, il WWF ha pubblicato il suo nuovo rapporto "Clean economy, living planet" che classifica 25 paesi in base alle vendite di tecnologie legate alle energie rinnovabili, come ad esempio moduli fotovoltaici e turbine eoliche, registrate fino al 2011. Il rapporto commissionato non lascia dubbi: è la Cina a guidare l’universo delle tecnologie green.
In termini di valore totale delle vendite di tecnologie per la produzione di energie pulite, la Cina guida la classifica, seguita da Stati Uniti e Germania. anche se, calcolando le vendite medie, è la Danimarca a mantenere il primato, seguita dalla Repubblica Popolare e dalla Germania.
Un giudizio complessivo sull'andamento della green economy vede i paesi dei continenti asiatico e americano in forte crescita, mentre la produzione e la vendita nei paesi dell'Unione Europea è in una situazione di stallo o addirittura di calo.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia, ha affermato che: “La volontà politica è ciò che separa i vincitori dai perdenti nell’economia pulita del futuro, ed è questo che la classifica dimostra. I loro governi hanno investito e ora i vincitori stanno ricevendo vendite, posti di lavoro e tecnologia. L’Italia è un esempio paradigmatico: le energie rinnovabili sono una realtà che pesa sempre di più, ma manca un piano industriale e una strategia energetica che ponderi scelte e rafforzi il ruolo della Green Economy nello sviluppo futuro. Invece di pensare a come attuare la transizione, si cede alle pressioni delle lobby energetiche tradizionali, e con la politica del Sor Tentenna non si arriva da nessuna parte”.
 I paesi che stanno registrando i mercati globali - ha infine concluso Midulla - hanno capito che è la tecnologia pulita è una parte importante della loro politica energetica, economica e industriale. Questi paesi stanno sostenendo il settore delle tecnologie energetiche pulite a lungo termine, politiche che generano gli investimenti ecologici. Incentivano i settori giusti e ora stanno raccogliendone i frutti”.
Sempre dalla Cina giunge però una notizia che non renderà allegri gli ambientalisti: durante il summit Russia-Cina svoltosi a Pechino, Vladimir Putin e Hu Jintao stanno discutendo dell'intensificazione degli scambi di carbone, gas e petrolio; una collaborazione considerata "strategica" dal presidente russo e che starebbe "davvero cambiando l'intera configurazione della mercato energetico globale".

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