Si è svolta nella Provincia dello Hunan la missione italiana volta all’individuazione di opportunità di business e forme di collaborazione tra la regione e le imprese italiane: numerose le potenzialità dell’area in svariati settori.
La Provincia dello Hunan, nel sud della Cina, è una delle realtà territoriali in forte sviluppo ed espansione economica negli ultimi anni, tanto da destare l’interesse delle autorità italiane per potenziali investimenti in loco. A tale scopo, la scorsa settimana si è svolta a Changsha, la capitale dello Hunan, una missione italiana guidata dall’Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Popolare per individuare le collaborazioni e le future opportunità per le imprese italiane, le università e specialisti nel campo del restauro e dell’ambiente. In particolare, la regione si presenta come importante snodo di collegamento sia per il trasporto ferroviario che su gomma, quindi con forti interessi nelle infrastrutture.
Le possibili collaborazioni si manifestano nell’ambito istituzionale, economico, della cooperazione museale, culturale, turistica, tecnologica, nel settore del design e accademico. Inoltre, il comparto automobilistico gode già di una presenza di rilievo: la Fiat, infatti, è presente grazie alla joint-venture con la società cinese CAG FIAT Automobiles. Prossimamente la visita istituzionale sarà ricambiata e il presidente dello Hunan si recherà in Italia per fermarsi a Torino, Roma, Ancona e Milano.
La ricerca continua di collaborazioni estere da parte delle autorità cinesi rientra nel piano di politica estera annunciato da Pechino di costruire interessi comuni con il resto del mondo nei prossimi dieci anni. La strategia mira non solo a contribuire allo sviluppo del Paese tanto economicamente quanto socialmente attraverso accordi bilaterali e multilaterali, ma anche a chiarire il ruolo pacifico della Cina a livello mondiale.
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