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venerdì 15 aprile 2011

Arriva a Shanghai l’industria del divertimento targata Disney

La Cina inaugura il suo primo parco divertimenti disneyano: sarà realizzato a Shanghai e verrà aperto nel 2015. Si tratta del terzo parco a tema americano, dopo quelli di Hong Kong e di Tokyo.

Il marchio americano Infotainment si prepara a conquistare il grande mercato cinese, a cui offrirà il terzo parco divertimenti targato Disney del continente asiatico. E’ stata, infatti, inaugurata la scorsa settimana la posa della prima pietra del parco Disney di Shanghai, la cui apertura ufficiale è prevista per il 2015. Il progetto, annunciato ancora dal comune di Shanghai nel 2009, è frutto di una joint venture tra la Walt Disney Company, socio di minoranza con una quota del 43%, e la società cinese statale Shanghai Shendi Group, e vedrà la realizzazione di un parco a tema a Pudong, la zona di Shanghai oltre il fiume. L’investimento iniziale è di circa 3,7 miliardi di dollari cui seguiranno altri finanziamenti per le varie strutture.
Per la Repubblica Popolare Cinese si tratta del primo parco divertimenti in patria (gli altri due asiatici sono a Hong Kong e Tokyo); le attrazioni, comunque, saranno adattate al pubblico locale, in quanto i celebri personaggi disneyani indosseranno costumi cinesi e saranno pensati per il pubblico del Dragone. Nonostante il flop del parco di Hong Kong, che ha subito una dura contrazione tra il 2008 e il 2010, le potenzialità del mercato per l’industria del divertimento sono enormi: secondo le stime, Disneyland Shanghai attirerà circa 7 milioni di visitatori. Il nuovo parco, infatti, non andrà a sostituire quello di Hong Kong ma sarà destinato a servire un bacino di utenti che non ha le possibilità economiche per recarsi nell’ex colonia britannica, o comunque ha difficoltà a transitarvi. Intanto, il concorrente di Hong Kong si prepara alla sua prima espansione, che sarà realizzata entro il 2013.
Con questa nuova apertura sembra, quindi, che la Cina si preparai ad aprirsi al consumismo occidentale e certamente questa scelta creerà nuovi ed interessanti flussi turistici interni.

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