La Cina, assieme ad altri paesi emergenti come gli Emirati Arabi, l’India, l’Uganda, la Nigeria e lo Zimbawe, apre le porte alle aziende occidentali che producono tecnologie verdi. Nello Jiangsu, infatti, la Repubblica Popolare Cinese sta costruendo il suo primo impianto per il trattamento delle batterie al litio; verrà realizzato nel distretto di Yandu, dove operano già molte imprese dell’Information Technology, e sarà il primo di una serie si strutture del parco tematico dedicato alla tutela dell’ambiente in progetto.
A Shanghai, invece, esiste già un impianto per il recupero dell’acciaio, realizzato dalla società tedesca Cronimet e con una capacità di 250mila tonnellate. La struttura ha come clienti Baoshan Iron & Steel Co. E Taiyuan. La Cina, infatti, è uno dei più grandi consumatori di acciaio al mondo, ma ne ricicla solo il 20%, diversamente dall’Occidente che ne ricicla il 75%. Proprio per questo le possibilità di investimento sono molto grandi, così come dichiarato nei giorni scorsi proprio in Cina dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
A Shanghai, invece, esiste già un impianto per il recupero dell’acciaio, realizzato dalla società tedesca Cronimet e con una capacità di 250mila tonnellate. La struttura ha come clienti Baoshan Iron & Steel Co. E Taiyuan. La Cina, infatti, è uno dei più grandi consumatori di acciaio al mondo, ma ne ricicla solo il 20%, diversamente dall’Occidente che ne ricicla il 75%. Proprio per questo le possibilità di investimento sono molto grandi, così come dichiarato nei giorni scorsi proprio in Cina dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Nessun commento:
Posta un commento