Nel 2012 verrà avviato un programma pilota per la modifica del sistema delle imposte indirette in Cina, che riguarderà l’erogazione di servizi.
La Repubblica Popolare ha deciso di migliorare il sistema di riscossione delle imposte, incentivando lo sviluppo delle modern service industries. Lo State Council, infatti, avvierà, a partire dal nuovo anno, un programma pilota che permetterà l’applicazione dell’Iva alle prestazioni di servizi. Attualmente, infatti, il regima Iva è applicato solo alla vendita di beni con un’aliquota del 17%, mentre per i servizi vige il sistema della Business Tax (BT), con un’aliquota del 5%. Tale meccanismo, però, risulta svantaggioso per le imprese perché incide notevolmente sui margini.
L’obiettivo del governo centrale ora è quello di estendere l’Iva a livello nazionale entro due anni. In fase inziale le categorie coinvolte saranno quelle dedicate alla ricerca e sviluppo, consulenza tecnica, trasporti, logistica, contabilità, consulenza fiscale e legale. La normativa, inoltre, si applicherà anche tra le consociate dei gruppi multinazionali. Il programma verrà reso operativo innanzitutto a Shanghai nell’ambito delle pilot industries e dei trasporti, dove accanto alle aliquote Iva del 17% e del 123% si aggiungeranno due nuove aliquote dell’11% e del 6%.
Le conseguenze per le industrie dei servizi saranno decisamente vantaggiose, anche per le prestazioni dall’estero. Nell’acquisto di servizi, infatti, si verificherà una importante riduzione dei costi e per le società significherà l’eliminazione dal costo del venduto della percentuale fiscale della BT.
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