La Repubblica Popolare risulta essere uno dei paesi più innovativi al mondo, dove i brevetti registrati sono in forte crescita e le società raggiungono i primi posti delle classifiche mondiali.
Negli ultimi anni, sono molti i primati della Repubblica Popolare che la consacrano ancor di più come seconda economia mondiale. Ora, secondo i dati di Thomson Reuters, l’Impero di Mezzo è leader anche nell’innovazione, avendo conquistato il primo posto al mondo per numero di brevetti registrati in patria, seguita da Stati Uniti e Giappone. Nell’ultimo lustro, i brevetti in Cina hanno conosciuto una crescita pari al 16,7%, passando dai 171.000 del 2006 ai 314.000 del 2010, numeri con cui si prevede che nel 2015 saranno circa 500.000 le nuove invenzioni.
Oltre ai brevetti, un altro segnale di grande innovazione è quello delle società cinesi che, secondo i dati della WIPO (World Intellectual Property office), si collocano ai primi posti delle classifiche mondiali. Nel campo delle telecomunicazioni, ad esempio, nel 2010 la cinese ZTE Corp si posizionava seconda a livello globale, mentre la Huawei Technologies era quarta.
A contribuire al successo sono la semplicità per le pratiche sulla tutela della proprietà intellettuale e i numerosi incentivi messi in campo dal governo centrale per la creazione di centri di ricerca e sviluppo. Inoltre, sono aumentate le cause legali intraprese dalle aziende cinesi per le dispute tecnologiche con imprese globali. Grazie a questo sistema vantaggioso, le società locali sono in grado di evolversi per arrivare a essere produttrici di brand internazionali e di prodotti di qualità sempre più apprezzati. L’obiettivo del Dragone è quello di convertire la dicitura “Made in China”, con tutti i suoi significati, in un più rinomato “Designed in China”.
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