Gli investimenti diretti stranieri, dopo aver stabilito il record di tutti i tempi a 124 miliardi di dollari nel 2011, sono in flessione da sei mesi consecutivi.
Il governo di Pechino ha comunicato di aver attirato, nel primo semestre 2012, 59 miliardi di dollari di investimenti diretti da tutto il mondo con un netto calo del 5,9% in un anno.
Il gigante asiatico ha perso il 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Stando ai dati pubblicati oggi, l'Unione europea è però in controtendenza: nei primi sei mesi del 2012 essa ha investito 3,52 miliardi di dollari in Cina, con un incremento dell'1,6% rispetto al 2011.
È normale che, per attirare più capitali, Pechino sta studiando delle facilitazioni per le società estere: tra queste l’intenzione di ridurre la tassazione sui dividendi che le stesse rimpatriano alla fine di ogni esercizio nei Paesi d'origine. Ciò porterebbe ad enormi risparmi.
“Quest'anno i flussi degli investimenti diretti stranieri resteranno stabili” ha dichiarato ieri il viceministro del Commercio, Chao Wang. “Le misure varate di recente dal Governo per sostenere la crescita e stimolare i consumi stabilizzeranno presto la nostra economia, e così gli investitori stranieri torneranno ad aver fiducia sulla Cina”.
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