Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Cina

venerdì 13 luglio 2012

Crescita cinese ai minimi degli ultimi 3 anni

Come ampiamente previsto, la Cina rallenta la corsa. Nel secondo trimestre del 2012 il PIL ha registrato un incremento del 7,6%, il peggior risultato dal 2009.

In linea con le previsioni degli analisti sono stati resi noti i dati relativi al PIL della Cina nel secondo trimestre del 2012. Senza troppe sorprese arriva la conferma del peggior risultato dall'inizio del 2009: un incremento che ferma la sua corsa al 7,6%.
Già a marzo era chiaro che Pechino non sarebbe riuscita a raggiungere la quota dell'8% di crescita annuale (punto di equilibrio); la riduzione dell'obiettivo annuale al 7,5% ne era stata una chiara indicazione.
A ogni modo, le ragioni del risultato odierno si possono riassumere in due punti fondamentali: il calo delle esportazioni (legato alla debolezza della domanda mondiale) e il ridimensionamento del settore immobiliare.
Il peggio, comunque, dovrebbe essere passato. Tutti gli analisti sono concordi nel ritenere che tra aprile e giugno l'economia del Paese abbia toccato il fondo e che, grazie alle politiche fiscali espansive messe in atto di recente dal governo, nel terzo trimestre la congiuntura del gigante asiatico dovrebbe stabilizzarsi, per poi riprendere a crescere a un tasso superiore all'8% nell'ultima parte dell'anno.
Sicuramente ora il Paese non dovrà cadere nella trappola della liquidità e dovrà evitare di gonfiare ulteriormente la bolla immobiliare della quale, alcuni esperti, si aspettano l'esplosione da un momento all'altro.
Sarà necessario, in seguito, reggere all'indebitamento degli enti locali e correggere le forti diseconomie del sistema industriale.
Una sfida importante che il Premier Wen Jiabao dovrà affrontare con la consapevolezza che questa congiuntura economica è tra le più complesse verificatasi negli ultimi trenta anni.

Nessun commento:

Posta un commento