Si intensificano i rapporti tra Cina e Arabia Saudita: domenica scorsa i due Paesi hanno firmato diversi accordi energetici.
Il 14 gennaio scorso, a Riyadh, il premier cinese Wen Jiabao ha incontrato il principe ereditario, vice premier e ministro degli interni saudita, Nayef Bin Abdul Aziz; durante il colloquio il premier cinese ha affermato che la Cina intende intensificare gli scambi e la cooperazione in tutte le direzioni con l’Arabia Saudita, per affrontare le sfide e salvaguardare gli interessi comuni nel quadro della difficile situazione internazionale attuale. Il giorno successivo Wen ha incontrato anche il re Abdullah: come riportato dall’agenzia di stampa statale araba SPA, i due leader “hanno discusso degli sviluppi regionali e internazionali, nonché della cooperazione tra i due paesi”.
La visita va considerata alla luce della tensione causata dal programma nucleare iraniano che sta innescando timori relativamente all'approvvigionamento petrolifero. L'Arabia Saudita è il più grande fornitore di petrolio del Dragone: secondo l'agenzia cinese Xinhua, nei primi 11 mesi del 2011, il commercio bilaterale tra i due Paesi ammontava a 58,5 miliardi dollari.
La Cina, che ora intende elevare ulteriormente le relazioni con l’Arabia Saudita, domenica scorsa ha firmato diversi accordi economici e culturali, tra i quali un protocollo d'intesa tra il colosso petrolchimico saudita Sabic e Sinopec della Cina volto a costruire un impianto petrolchimico a Tianjin; inoltre, è stato firmato un accordo di cooperazione per “l'uso pacifico dell'energia nucleare”.
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