Walmart, il colosso della distribuzione, intende investire nell’e-commerce cinese.
L’e-commerce in Cina sta facendo passi da gigante: ogni anno sono almeno 30 milioni i cinesi che effettuano acquisti online per la prima volta, e si prevede che entro 3 anni la loro spesa pro capite toccherà i mille dollari, cifra che equivale al volume attuale degli acquisti via web registrato negli Stati Uniti.
Walmart, il colosso della distribuzione, ha appena raggiunto la quota di maggioranza del 51% in YiHaoDian, un negozio che vende articoli di elettronica e alimenti sul web e che consegna i prodotti acquistati entro la giornata o in 48 ore, a Pechino e anche in altre città cinesi.
Sono molte le società che hanno tratto grandi profitti grazie all’espansione dell’e-commerce in Cina: 360buy.com, che vende prevalentemente elettronica di consumo; Dangdang, che ha iniziato con la vendita di libri a domicilio per poi integrare con l’hardware elettronico, arrivando alla Borsa di New York; Vishop, anch’esso interessato a far parte dei listini finanziari; e Taobao, il gigante del commercio online simile a eBay, che alla fine dello scorso anno contava 370 milioni di utenze registrate.
Le imprese cinesi su internet si dimostrano all’avanguardia nell’impiego di strumenti atti a coinvolgere i clienti. Tra questi, sono un esempio i messaggi di “checkin”, che consentono agli iscritti dei social network di segnalare agli amici dove sono localizzati, chi si trova nelle vicinanze e accettare offerte promozionali.
Walmart, il colosso della distribuzione, ha appena raggiunto la quota di maggioranza del 51% in YiHaoDian, un negozio che vende articoli di elettronica e alimenti sul web e che consegna i prodotti acquistati entro la giornata o in 48 ore, a Pechino e anche in altre città cinesi.
Sono molte le società che hanno tratto grandi profitti grazie all’espansione dell’e-commerce in Cina: 360buy.com, che vende prevalentemente elettronica di consumo; Dangdang, che ha iniziato con la vendita di libri a domicilio per poi integrare con l’hardware elettronico, arrivando alla Borsa di New York; Vishop, anch’esso interessato a far parte dei listini finanziari; e Taobao, il gigante del commercio online simile a eBay, che alla fine dello scorso anno contava 370 milioni di utenze registrate.
Le imprese cinesi su internet si dimostrano all’avanguardia nell’impiego di strumenti atti a coinvolgere i clienti. Tra questi, sono un esempio i messaggi di “checkin”, che consentono agli iscritti dei social network di segnalare agli amici dove sono localizzati, chi si trova nelle vicinanze e accettare offerte promozionali.
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