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lunedì 6 febbraio 2012

“Guerra degli aerei” tra Pechino e Ue

La Cina non intende attenersi allo Schema di emissioni aeree Ue, che prevede una limitazione del diossido di carbonio negli aeroporti continentali.

Oggi il governo cinese ha impedito alle compagnie aeree nazionali di aderire allo Schema di emissioni aeree messo in atto lo scorso 1° febbraio dall’Unione Europea, che prevede una forte riduzione nell’emissione di gas nocivi per l’ambiente. Il testo prevede, inoltre, il pagamento di una multa di 100 euro per ogni tonnellata di diossido di carbonio emessa al di fuori dei parametri dello Schema.
Un dirigente anonimo dell’aviazione civile cinese ha dichiarato questa mattina all’agenzia di stampa del regime (Xinhua), che “la Cina spera che l’Europa agisca in uno spettro di azione più ampio per combattere il cambiamento climatico e migliorare i rapporti sino-europei. Da parte nostra, considereremo ogni misura necessaria a difendere i consumatori cinesi e lo sviluppo dell’industria”.
I leader di Cina e Ue si confronteranno in occasione del summit bilaterale della prossima settimana. Il Vecchio Continente spera negli investimenti cinesi per uscire dalla recessione, da parte sua Pechino ha dichiarato di “voler aiutare” ma si è mantenuta vaga circa le modalità: gli esperti ritengono che Pechino stia strumentalizzando il trattato commerciale, considerato come “un’ingiusta barriera commerciale, tesa a limitare l’ingresso delle compagnie aeree cinesi in altri mercati”.

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