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venerdì 19 marzo 2010

Google abbandona la Cina

Nonostante il successo commerciale Google ha annunciato che entro il mese di marzo si ritirerà dalla Cina, in seguito ad una diatriba con il governo cinese per quanto riguarda la mancanza di una libera informazione. Numerose sono le problematiche affrontate dalla società americana: attacchi al sistema di posta elettronica, censure, azioni legali contro la digitalizzazione dei libri e il forte controllo sulla stampa.
Le limitazioni sul versante web in Cina sono però già note da parte di altri colossi occidentali: Facebook, Twitter e Youtube sono infatti bloccati; eBay invece non può usufruire del sistema di pagamento Paypal. Esistono però versioni orientali di questi siti, che confermano il rifiuto di un modello occidentale da parte delle autorità cinesi.
Tuttavia la presenza di siti e social network occidentali in Cina è sempre stata ritenuta fondamentale da un punto di vista commerciale, considerando che il numero di utenti cinesi che navigano in rete ammonta a 400 milioni circa. L’accesso alla rete è però sempre stata vincolata dalla necessità di licenze locali e collaborazioni con partner cinesi. Con l’inasprirsi delle norme avviate dalle autorità lavorare in questo settore sarà sempre più difficoltoso e quindi la scelta di Google potrebbe essere di esempio per altre aziende occidentali.

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