La Cina scalza l'India e diventa il primo consumatore di oro a livello mondiale.
Il World Gold Council, l'associazione industriale delle principali aziende minerarie aurifere, ha comunicato che nel primo trimestre di quest'anno la domanda d'oro è calata del 5% a 1.097, 6 tonnellate; il calo è dovuto soprattutto al rallentamento del mercato indiano dell'oro. La domanda globale da parte dei gioiellieri è calata del 6% a 519,8 tonnellate; gli investimenti nell'oro, a seguito della forte domanda di ETF, di medaglie e di monete non ufficiali, sono invece cresciuti del 13% a 389,3 tonnellate; la domanda del settore industriale è calata del 7% a 107,7 tonnellate e quella delle banche centrali del 41% a 80,8 tonnellate.
L’India a marzo ha raddoppiato il dazio sulle importazioni del metallo giallo e ha istituito una tassa dello 0,3% sulla vendita di molti gioielli, misure che, sommate alla debolezza e alla volatilità della rupia hanno contribuito a rendere più caro l'oro per gli indiani; così è diminuita anche la domanda da parte dei gioiellieri indiani, calata del 19% a 152 tonnellate, mentre gli investimenti nell'oro del Paese sono scesi di quasi il 50% a 55,6 tonnellate. In questo modo la Cina ha potuto superare l'India, divenendo il primo consumatore al mondo: mentre la domanda complessiva di oro da parte dell'India, lo scorso trimestre, è calata del 29% a 207,6 tonnellate, nello stesso periodo, quella cinese è cresciuta del 7% a 255,2 tonnellate, il nuovo livello record.
Il World Gold Council, l'associazione industriale delle principali aziende minerarie aurifere, ha comunicato che nel primo trimestre di quest'anno la domanda d'oro è calata del 5% a 1.097, 6 tonnellate; il calo è dovuto soprattutto al rallentamento del mercato indiano dell'oro. La domanda globale da parte dei gioiellieri è calata del 6% a 519,8 tonnellate; gli investimenti nell'oro, a seguito della forte domanda di ETF, di medaglie e di monete non ufficiali, sono invece cresciuti del 13% a 389,3 tonnellate; la domanda del settore industriale è calata del 7% a 107,7 tonnellate e quella delle banche centrali del 41% a 80,8 tonnellate.
L’India a marzo ha raddoppiato il dazio sulle importazioni del metallo giallo e ha istituito una tassa dello 0,3% sulla vendita di molti gioielli, misure che, sommate alla debolezza e alla volatilità della rupia hanno contribuito a rendere più caro l'oro per gli indiani; così è diminuita anche la domanda da parte dei gioiellieri indiani, calata del 19% a 152 tonnellate, mentre gli investimenti nell'oro del Paese sono scesi di quasi il 50% a 55,6 tonnellate. In questo modo la Cina ha potuto superare l'India, divenendo il primo consumatore al mondo: mentre la domanda complessiva di oro da parte dell'India, lo scorso trimestre, è calata del 29% a 207,6 tonnellate, nello stesso periodo, quella cinese è cresciuta del 7% a 255,2 tonnellate, il nuovo livello record.
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