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martedì 30 ottobre 2012

Toyota frena la produzione in Cina

Sospese alcune linee di produzione. Clima di tensione tra i due Paesi a causa anche della contesa sulle isole Diaoyu/Senkaku che il Giappone ha nazionalizzato il mese scorso.

Lo scorso 23 ottobre, a causa del crollo delle vendite in Cina, la casa automobilistica giapponese Toyota ha annunciato tramite un comunicato stampa la sospensione di alcune linee di produzione nell'impianto di Tianjin.
Agli inizi del mese era rimbalzata la notizia di una possibile chiusura totale della fabbrica, cosa che di fatto non è avvenuta.
L’azienda, che a livello mondiale vanta una produzione stimata in circa nove milioni di veicoli l'anno, annualmente realizza 500.000 vetture nell'impianto di Tianjin che ad oggi rappresentano il 60% totale della produzione cinese.
Di fatto Toyota produrrà meno di 10 milioni di automobili a fine anno, un numero inferiore rispetto alla previsioni iniziali. Si stima che l’azienda abbia registrato un calo di vendite in Cina di più del 30%.
Il calo è dovuto principalmente al clima di tensione fra Cina e Giappone a causa della contesa sulle isole Diaoyu/Senkaku che il Giappone ha nazionalizzato il mese scorso. Le proteste per la mossa di Tokyo ha portato in Cina a numerose manifestazioni di piazza anche violente, nelle quali molti obiettivi giapponesi, come le auto, sono stati presi di mira.

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