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martedì 9 ottobre 2012

Crisi Cina: la crescita rimane ferma al 7,7%

La Banca Mondiale rende noti gli ultimi dati sulle previsioni di crescita cinese. Il dato si ferma al 7,7%. A pesare la debole domanda di esportazioni e la diminuzione degli investimenti.

Stime ancora preoccupanti per quanto riguarda la crescita di Pechino. Secondo i dati resi noti della Banca Mondiale sull’economia cinese, si conferma la portata globale del momento difficile del mercato; il dato infatti si ferma al +7,7%.
La locomotiva cinese, come quella indiana cui spesso è assimilata, ha ormai da tempo abbandonato la crescita a due cifre e ora si trova a faticare per attestare lo straordinario boom degli scorsi anni. A pesare, spiegano gli economisti della World Bank, sono la debole domanda di esportazioni e la diminuzione degli investimenti, che rappresentano una riduzione della crescita (inizialmente stimata a +8,2%) mezzo punto in più rispetto al nuovo dato, che viene definito "significativo" e che potrebbe addirittura toccare punti ancora più bassi.
I mercati internazionali hanno reagito con cali abbastanza marcati nelle prime ore seguite alla diffusione di questi dati.

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