Secondo lo studio Feeding the Dragon: Why China’s Credit System Looks Vulnerable, pubblicato dalla società di gestione americana GMO, infatti, il pericolo di una bolla creditizia e immobiliare in Cina sarebbe quanto mai reale.
La società di gestione americana GMO, attraverso lo studio Feeding the Dragon: Why China’s Credit System Looks Vulnerable, ha lanciato l’allarme: la possibilità di una nuova crisi subprime, come quella del 2007 negli Usa, è molto vicina per il Dragone.
Per ora si tratta solo di una voce, ma l’ammontare del debito presente nel sistema economico cinese sta continuando ad aumentare toccando livelli record. Secondo il report, il controvalore totale dei debiti contratti dalle 3.895 compagnie non finanziarie cinesi oggetto di indagine ha toccato ormai quota 1.700 miliardi di dollari, mentre tra il 2007 e il 2008 questo valore si attestava sui 600 miliardi.
Stando ai dati diffusi dall’istituto centrale cinese, lo scorso anno le banche cinesi hanno accordato nuovi prestiti per 1.300 miliardi di dollari con una crescita pari al 10% rispetto all’anno precedente. Questo boom ha provocato un altrettanto boom di investimenti che ha compensato il calo delle esportazioni e allo stesso tempo ha alimentato una bolla immobiliare sempre più difficile da tenere sotto controllo.
Una delle principali preoccupazioni, infatti, deriva dall’intreccio tra debiti e fortune di questo settore, i cui asset fungono molto spesso da garanzia per i prestiti stessi. In sostanza, se il mercato immobiliare virerà al ribasso, è opinione dello studio della società americana che anche i governi locali potrebbero andare incontro a una potenziale contrazione della liquidità.
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