L'espansione dell'attività manifatturiera cinese ha segnato una ripresa a marzo, indicando per il primo trimestre dell'anno la tendenza ad una crescita consistente anche se non spettacolare per la seconda economia del mondo.
Migliora ancora il comparto manifatturiero cinese dopo il tentennamento visto a inizio 2013.
Stando alle stime dell’indice Pmi elaborato dalla Hsbc (dato preliminare che si basa sui responsi dell'85-90% del campione solitamente preso ad esame), a marzo l'indicatore che misura lo stato di salute della manifattura è salito a 51,7 punti rispetto al 50,4 del mese scorso. Il dato risulta comunque decisamente migliore delle attese che erano per un livello a 50,8 punti.
Il rallentamento di febbraio aveva acceso il timore, sui mercati finanziari, che l'economia cinese stesse perdendo slancio. Qu Hongbin, capo economista di HSBC Cina, ha spiegato che l'economia di Pechino sta ancora vivendo una ripresa graduale, dove la Banca Centrale cinese detiene ancora un certo margine di azione a livello di politiche accomodanti. In realtà i dati ufficiali diffusi all'inizio di marzo suggeriscono che l'economia ha iniziato il 2013 solo con una crescita tenue rispetto allo scoppiettante finale di 2012.
"L'inflazione resta perfettamente sotto controllo. Dunque, Pechino potrà mantenere un atteggiamento accomodante per sostenere il rilancio economico" ha concluso Hongbin.
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