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martedì 19 marzo 2013

Armi e Cina: binomio vincente

La Cina è diventata il quinto esportatore di armamenti nel 2012 con una crescita registrata attorno al 162% nel quinquennio 2008-2012. A livello mondiale, il commercio di armi è cresciuto del 17% tra gli anni 2008-2012, con gli Stati Uniti e la Russia come principali esportatori.

Secondo un rapporto pubblicato nella giornata di ieri da Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), la Cina ha sorpassato la Gran Bretagna ed è diventata nel 2012 il quinto esportatore di armamenti con il 5% del commercio mondiale di questo settore. Il commercio di armi è cresciuto del 17% tra gli anni 2008-2012, con gli Stati Uniti e la Russia come principali esportatori.
Le esportazioni di armi cinesi sono aumentate del 162% nel periodo 2008-2012, rispetto ai cinque anni precedenti. Anche grazie alla vendita di componenti non esclusivamente militari, la Cina è divenuta uno dei primi Paesi produttori anche se per certi aspetti continua a dipendere dall'estero: i motori per i suoi jet vengono per lo più importati dalla Russia, e altri componenti dalla Francia, dalla Svizzera, dal Regno Unito e dalla Germania.
Il direttore del Sipri, Paul Holtom, afferma che: “Gli acquisti delle armi cinesi da parte del Pakistan hanno trainato la crescita delle esportazioni cinesi”.  Tra i principali clienti di Pechino, il Pakistan raccoglie infatti il 55% delle armi.
Nella mattinata odierna, Pechino ha risposto al dossier Sipri, per bocca della portavoce degli esteri Hong Lei. "La Cina ha sempre adottato un atteggiamento prudente e responsabile nell'esportazione delle armi", si legge in un comunicato diffuso dalla Xinhua. "La Cina dà piena attuazione ai vincoli imposti dalle leggi internazionali, dalle risoluzioni delle Nazioni Unite alle normative interne".

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